Quotidiano on line (iscritto nel registro del Tribunale di Ancona, 11 aprile 2019, REG. 5/2019). Direttore responsabile: Lino BELLAGAMBA (iscritto dal 20 febbraio 2019 nell'elenco speciale dell'Ordine dei giornalisti delle Marche).

«Le stazioni appaltanti richiedono requisiti di partecipazione proporzionati e attinenti all’oggetto dell’appalto» (D.Lgs. 36/2023, art. 100, comma 2): norma talmente inutile, da risultare equivoca

E quindi come ragiona il T.A.R. che si riporta? Se tu prevedi la certificazione di qualità come requisito di partecipazione, devi solo chiederti se ciò sia proporzionato e attinente all’oggetto dell’appalto. Poi però il T.A.R. si contraddice, senza darne alcuna spiegazione, citando un altro comma del medesimo articolo. Alla fine la disposizione del comma 2 è talmente inutile, che può solo creare un equivoco. Qui e nel materiale del webinar, anche in house: «La gara d’appalto di servizi e forniture, anche alla luce dell’analisi critica del bando-tipo ANAC n. 1/2023: opzioni e “rinnovi”, qualificazione ed esecuzione fra raggruppamenti e consorzi e ogni altra pendente questione».

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