LAVORI PUBBLICI

«Il possesso della certificazione di qualità aziendale, rilasciata da organismi di certificazione accreditati, ai sensi delle norme europee della serie UNI CEI EN ISO/IEC 17000, al rilascio della certificazione nel settore delle imprese di costruzione, è attestato dalle SOA» (vigente d.P.R. 207/2010, art. 62, comma 3). La lettura sostanzialista che i riporta. Contra, l’interpretazione letterale e comunque fondata sul principio che sono le SOA ad attestare il possesso dei requisiti tecnici di qualificazione in capo a un’impresa.

Sì, sia perché c’è nel codice una norma ad hoc, sia per l’inconferenza nella fattispecie del rispetto del principio di rotazione. Non convince però la ricostruzione della procedura negoziata non ad affidamento diretto: «Non tutti possono partecipare ma solo coloro che sono individuati dalla stazione appaltante». La stazione appaltante non può infatti scegliere ad nutum gli operatori economici da invitare.

Non introduce una causa automatica e insuperabile di esclusione a carico del progettista coinvolto nella successiva fase esecutiva, determinando esclusivamente un regime di inversione normativa dell’onere della prova (principio consolidato.)

L’irragionevolezza di una soluzione che imporrebbe il possesso dell’iscrizione al registro delle imprese per un’attività esattamente corrispondente a quella oggetto dell’appalto da affidare, escludendo dalla procedura di gara quegli operatori economici che operano nel settore economico nel quale rientra l’appalto e dimostrano il possesso degli altri requisiti di selezione di capacità richiesti dal bando (pur non essendo iscritti al registro della CCIAA per un’attività coincidente con l’oggetto del contratto).

La “plenaria” conferma l’interpretazione ispirata al principio di proporzionatezza. Il problema del “quinto” si chiarisce di conseguenza anche per la mandante singola che assume tutta la scorporabile. Confermate le interpretazioni che abbiamo sempre sostenuto. Anche nel materiale di documentazione del webinar su qualificazione, subappalto e raggruppamenti nei lavori pubblici.

Non rientra tra quelle espressamente contemplate dall’art. 48 del D.Lgs. 50/2016, (commi 17 per la capogruppo e 18 per le mandanti). Contra, ma allo stato minoritario, l’opposto indirizzo. Anche nel materiale di documentazione del webinar su qualificazione, subappalto e raggruppamenti nei lavori pubblici.

Nota di sintesi e slides esplicative (UPI).